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Ma voi ve le ricordate le mattine di una volta passate davanti la tv? Quelle che nascevano per caso o per via di un 37.1 di febbre. Mattinate stupende in cui ti ritrovavi casa tutta per te e potevi svuotare la dispensa di fronte alla tv con un palinsesto degno dei migliori venerdì sera!

La tv della prima mattinata era composta prevalentemente dai cartoni animati, ma non ci interessava perché finiti i cartoni delle 7.30 si andava a scuola e lì tutta la magia finiva. Il bello invece era ciò che c’era dopo, tutto quel vietato agli studenti che soltanto un’assemblea o una febbre ti poteva concedere. Una serie di Telefilm storici che ancora oggi commuovono i più nostalgici al solo titolo. Vediamo un po’ se ve li ricordate anche voi.

A TEAM

Come si fa a non ricordarsi di loro. Probabilmente solo il titolo ha fatto rievocare nella vostra memoria la melodia della sigla, dai ammettetelo! Comunque per chi non li ricordasse l’A-Team era uno squadrone speciale americano ingiustamente accusato di aver rapinato una banca. Composto da Col. John “Hannibal” Smith, Ten. Templeton “Sberla“, Cap. James “H.M.” Murdock Peck e Serg. Bosco Albert “P.E.” Baracus. La loro è una vita in fuga, ricercati e braccati dalle autorità militari per un reato che non hanno mai commesso. I componenti della squadra sopravvivono prestando servizio come mercenari e venendo, nella quasi totalità degli episodi, assoldati da persone o da gruppi di persone oppresse da situazioni d’ingiustizia o di pericolo.

A TEAM

STARSKY E HUTCH

Ebbene si, forse non tutti sanno (ma speriamo di no) che i veri Starsky e Hutch non sono Ben Stiller e Owen Wilson. Anche se bisogna ammettere che il film è molto ben riuscito. Ma prima di loro la serie TV originale anni 80 ha accompagnato migliaia di mattine per tantissimi ragazzi che per un motivo o per l’altro la mattina sono rimasti a casa davanti la tv. I protagonisti sono due poliziotti, molto diversi per temperamento e stile di vita ma uniti da una forte amicizia in servizio presso la nona stazione di polizia di Bay City, una città inesistente in California, e vede i due poliziotti affrontare casi difficili e pericolosi criminali.

Starsky & Hutch

HAZZARD

Che dire di Hazzard una storia familiare come quelle che non si vedono più in giro. Indimenticabile la famiglia Duke, composta dai giovani cugini Bo, Luke e Daisy e da Jesse, un loro saggio e anziano zio.
Nelle loro storie se ne vedono di tutti i colori e a far da ciliegina sulla torta in ogni racconto c’è sempre lei: la storica Dodge Charger modello 1969, chiamata Generale Lee con cui la famiglia Duke fugge dagli inseguimenti scellerati dello sceriffo Rosco.

The Dukes of Hazzard

SUPER VICKY

Innocente bimba di 10 anni che in realtà è un robot dai poter straordinari, la piccola Vicky e le sue avventure sono state una vera e propria benedizione nelle mattine degli anni 90/2000. Le storie della famiglia Lawson diedero il via alle prime serie familiari un po’ fantasy, da cui poi presero spunto magari anche Sabrina vita da Strega e molte altre. Il gioco divertente in Vicky in realtà celava una metafora molto profonda, ossia che i computer non saranno mai davvero all’altezza del genere umano.
Infatti il gioco tra i tentativi di Vicki di apprendere i comportamenti umani e la sua interpretazione “letterale” dei comandi creava queste scene divertenti che in realtà forse, pensandoci ora, fanno ben riflettere.

SUPER VICKY

MAGNUM P.I

In assoluto i baffi più famosi della TV. Non credo che servano descrizioni per questa serie poliziesca, probabilmente tra le più famose di tutti i tempi.
Con Magnum P.I sono cresciute tantissime generazioni e forse ancora oggi qualcuno sta continuando a crescerci. Senza il detective Magnum il ruolo di poliziotto in tv non avrebbe mai avuto lo stesso valore.

MAGNUM P.I

Che dire delle mattine di una volta davanti alla tv, beh sicuramente ci sarebbero tanti altri capolavori da citare…ad esempio i CHIPS, SUPERCAR oppure per pochi il Mio amico Ultraman (andatevelo a cercare perché forse ve lo ricordate).

In ogni caso sono state mattine favolose e qualunque sia stato il numero vissuto non saranno mai state quante ne avremmo volute vivere.

Di Staff

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