Possiamo girarci attorno, possiamo mentire, possiamo anche parlarne male. Ma sappiamo tutti che negli anni 2000 siamo passati tutti per la fase Netlog.
Un social irriverente, spregiudicato e arrogante che entrò a gamba tesa nel mondo dei giovani. Lanciando un modo di scrivere assurdo fatto di minuscole e maiuscole che si incrociavano, con foto rigorosamente in bagno e fatte dall’alto verso il basso. Tendenzialmente rivolto al rimorchio selvaggio vedeva 2 categorie di persone dominare la scena: i Truzzi e gli Emo.
Inoltre si poteva comparire sotto i riflettori e conoscere sempre nuova gente, se dovessimo equipararlo a un programma di oggi potremmo dire che Netlog era una sorta di Facebook ma con l’ignoranza di Tinder di andare a meta e abbiamo capito in che senso.
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La fase Netlog coinvolse tutta Italia, facendo esplodere alcuni stili di vita che a confronto la Trap è un sinonimo di eleganza e raffinatezza.
Diciamo che cose come il pudore non esistevano negli anni 2000. Anzi, le opinioni non contavano molto non esistevano i followers a giudicarti ma lo scopo era sentirsi uguali ma con una propria originalità in grado di distinguersi così nel branco che popolava la community.
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Oggi gran parte delle persone che ricordano la propria fase Netlog, al sol pensiero si fanno una risata e pensano: “Mamma mia, ma come stavo?!” E probabilmente fanno anche bene.
Però crediamo che in fondo non ci sia nulla di cui vergognarsi, in fondo è un periodo dell’adolescenza, in cui fare caz**te è anche giusto e poi tanti incontri fatti su Netlog si sono rivelati amici o compagni per la vita. Perciò ci sentiamo in dovere di ringraziare i suoi creatori e tutti quelli che ci hanno lavorato, perché ammettiamolo dai: la fase Netlog è stata bella e ci è piaciuta pure parecchio!
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